Più di un anno fa ho detto sì.
Un SI profondo, quasi sussurrato. Un sì che non parlava solo di formazione, ma di trasformazione.
Iniziava così il mio cammino in Astrodesign di Ellis De Bona, un percorso che ha intrecciato i fili delle mie tre grandi passioni — l’astrologia evolutiva, l’Human Design e le Chiavi Genetiche — in un’unica disciplina, viva, sacra e rivelatrice.
Ma prima di essere uno strumento professionale, è stato un ritorno a me.
Un viaggio intenso, settimanale, fatto di studio, lezioni, dirette, esercitazioni.
Un po’ come tornare indietro nel tempo, quando sedevo su quei banchi di scuola che — lo ammetto — non ho mai amato troppo. Nonostante l’amore per la lettura e la scrittura, mi sentivo sempre fuori posto. Ma stavolta era diverso.
Questa volta, ero lì per me.
Quando il bisogno di validazione diventa una spinta
Lo confesso: all’inizio mi ha mosso un’ombra.
Quel bisogno di avere “il pezzo di carta”, tanto agognato in Italia, per sentirmi finalmente legittimato. Non avendo potuto proseguire gli studi universitari a causa del lavoro, sentivo di dover dimostrare qualcosa. A me stesso, forse più che agli altri.
Eppure, le mie esperienze, i miei percorsi, le sessioni fatte, gli esami superati… erano già prove vive del mio cammino, della mia competenza e professionalità.
Ma quell’ombra era lì: il bisogno di validazione.
Poi, qualcosa è cambiato. Le lezioni hanno cominciato a parlarmi in profondità. Ogni argomento mi specchiava, ogni simbolo astrologico risvegliava parti di me. Studiando, imparando, esplorando… non stavo solo diventando un professionista più preparato: stavo guarendo.
E quell’ombra si è dissolta piano piano, trasformandosi in luce.
Astrodesign: un linguaggio dell’anima
L’Astrodesign non è solo un metodo. È un linguaggio dell’anima.
È una bussola interiore che unisce:
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la profondità dell’astrologia evolutiva
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la mappa incarnata dell’Human Design
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il codice spirituale delle Chiavi Genetiche
Insieme, danno vita a una lettura che non prevede, ma accompagna.
Una lettura che non etichetta, ma svela.
Una lettura che non giudica, ma riconosce.
E oggi, con la certificazione in mano, so che non è quello il vero traguardo.
Il vero traguardo è la libertà da quel bisogno di essere approvato.
È la soddisfazione silenziosa di chi ha scelto per sé, non per piacere agli altri.
Ho affrontato paure. Ma ho scelto l’Amore.
In questo cammino ho incontrato paure.
La paura del giudizio.
La paura di non essere compreso da chi mi stava accanto.
La paura di sembrare troppo spirituale, troppo “strano”, troppo sensibile.
Ma ho continuato a camminare.
Perché, anche se allora non sapevo leggerlo, era già tutto scritto tra le stelle.
E io, finalmente, stavo solo tornando a casa.
Oggi, a distanza da più di un anno da questo percorso e di molti altri dalla mia prima scelta, so che la mia più grande qualifica è aver scelto il mio sentire.
Aver abbassato il volume del mondo per ascoltare la mia voce.
Aver detto sì al mio sogno, anche quando sembrava troppo fragile.
Il riconoscimento più grande: essere chi desidero essere
Sì, oggi ho una certificazione in Astrodesign.
Ma ho ottenuto davvero molto di più, una consapevolezza più ampia, più profonda.
So chi sono.
So cosa porto.
E so che non ho bisogno di essere altro, se non me stesso, vero.
Questo è il dono più grande di questo percorso: la libertà di essere me stesso.
E di accompagnare gli altri a fare lo stesso.
Perchè tutti noi custodiamo una luce, bisogna solo avere il coraggio di afferrarla.

