Il Viaggio Interiore e il Potere del Silenzio: Ascoltarsi per Ritrovarsi

Ci sono giornate in cui la pioggia diventa compagna silenziosa di riflessione. Oggi è una di quelle. Sono in una camera d’albergo, fuori diluvia, e mi trovo in una città che ha sempre rappresentato un pezzo del mio cuore: Roma.

In questi giorni mi sono concesso qualche giorno di vacanza dal mio lavoro principale – sì, perché oltre alla mia attività spirituale, continuo a portare avanti un altro lavoro che richiede sacrifici, sveglie all’alba, impegno. Una doppia vita, potremmo dire. Ma è così che si seminano i sogni, si coltivano ogni giorno, con amore, pazienza, dedizione.

Questa mattina, guardando la pioggia dalla finestra, ho sentito qualcosa di diverso. Un richiamo. Nessun programma, nessuna corsa. Solo il desiderio profondo di ascoltarmi. Così ho indossato le cuffie, fatto partire la mia playlist di musica al piano e sono uscito a camminare, senza meta. Sotto l’acqua, in silenzio. Solo con me stesso.

La mia giornata è iniziata così e tra queste righe, seento il bisogno di condividere qualcosa di più intimo: una riflessione sul bisogno di solitudine e sul potere dell’ascolto interiore, perché spesso non sappiamo nemmeno di averne bisogno finché la vita non ci ferma.

Il bisogno di solitudine non è egoismo

Per molto tempo ho avuto paura di chiedere spazio. In passato pensavo che se ami qualcuno, devi voler passare tutto il tempo con quella persona. Credevo che il bisogno di solitudine fosse un segnale d’allarme, una mancanza d’amore. Oggi invece so che il bisogno di tempo per sé è un atto d’amore. È rispetto.

Dopo una lunga relazione, finita con tanto dolore, ho capito quanto sia fondamentale riconoscere i propri bisogni, anche quelli che ci fanno paura. Ricordo ancora il mio primo viaggio da solo, a Parigi. Dopo quindici anni vissuti in coppia, mi sono ritrovato in una città sconosciuta, con il cuore spezzato e la sensazione di essere perso. Ma quel viaggio mi ha insegnato tanto. Mi ha riportato a me.

E oggi, anni dopo, mentre cammino per le vie di Roma senza una meta precisa, sento che sto facendo pace con tutte le mie versioni. Perché Roma, in qualche modo, è sempre stato il luogo dove tutto sarebbe dovuto iniziare: l’università, i sogni, la carriera. Ma la vita mi ha portato altrove. Allora lo vissi come una sconfitta. Oggi so che era solo un’altra direzione.

Ascoltarsi è il primo passo per amarsi

Spesso, nelle sessioni di coaching, mi trovo ad affrontare proprio questo: la difficoltà di comunicare i propri bisogni. Di dire “ho bisogno di stare da soloa” senza paura di ferire l’altro. Di ascoltarsi senza giudizio.

Eppure, senza ascolto, come possiamo conoscerci? Come possiamo costruire relazioni autentiche se per primi non sappiamo cosa ci fa stare bene o cosa ci manca davvero?

Come possiamo conoscerci, se non ci ascoltiamo?

In questo cammino ho imparato a conoscermi grazie a strumenti come l’Astrologia Evolutiva, il Human Design e le Chiavi Genetiche. Discipline che non servono a incasellarti, ma ad attivare consapevolezza, a darti una mappa.

Io, attraverso lo studio di queste discipline e la ricerca del silenzio per imparare a sentire, ho ascoltato davvero. Molti potrebbero pensare che io abbia semplicemente seguito ciò che era scritto in una lettura. Ma non è così. Una lettura può essere una guida, una mappa. Ma sta a te scegliere di ascoltarti, e percorrere quella strada.

Ed è proprio oggi, in questa giornata di pioggia tra le vie di Roma, che ancora una volta ho scelto di ascoltarmi. Non per necessità, ma per amore e rispetto verso il me stesso di oggi, verso chi mi ha condotto fin qui e verso chi diventerò.

Non soffocare quella voce: è l’Anima che chiama

Questo articolo non nasce per venderti una lettura, o una chiamata di coaching. E ci tengo a scriverlo con il cuore in mano. Nasce semplicemente dal profondo amore che provo per la vita e dal desiderio di trasparenza e autenticità che mi guida.

Sarebbe facile raccontarti che con una lettura troverai tutte le risposte. Che arriverà l’illuminazione. Ma non è così. Il risveglio non è un evento. È un cammino. È un sentiero che solo tu puoi scegliere di percorrere.

E quella scelta potrai farla solo quando inizierai ad ascoltarti. Solo quando ti permetterai davvero di farlo.

Cara anima, non soffocare quella voce. Non spegnere quella luce. Chiudi gli occhi, abbassa il volume del mondo, e lascia che sia la tua voce interiore, la tua Anima, a guidarti.