Prova a pensare: quando è stata l’ultima volta che hai sentito il vero silenzio?
Anche nelle ore più quiete della notte, c’è sempre un rumore che ci accompagna: il motore di una macchina in lontananza, i passi del vicino, il fruscio del vento. Ma quello di cui ti parlo non è un silenzio esterno. È il silenzio interiore, quello spazio sacro dentro di te dove tutto si ferma, dove finalmente il pensiero smette di correre e il cuore può parlare.
Viviamo immersi in una mente che proietta, immagina, costruisce scenari futuri o rielabora ossessivamente ciò che è già stato. La mente viaggia nel tempo, ma l’anima ha bisogno di casa. E la sua casa è il qui e ora.
Il silenzio arriva quando smetti di viaggiare nel tempo. Quando scegli consapevolmente di non restare ancorata al passato, né di anticipare il futuro. Quando smetti di chiederti “cosa succederà?” o “cosa sarebbe successo se…?” e inizi semplicemente ad essere. A respirare. A sentire.

Immagina la mela che hai mangiato ieri. Anche se ne ricordi il gusto, non potrai mai più assaporarla davvero. E la mela di domani? Potrebbe essere diversa: acerba, aspra, dolce, rossa, verde… non lo sai. Ma nella mente, per controllare e prevedere, tendiamo a cercare rassicurazioni. Se conosco la mela di ieri, so cosa aspettarmi oggi. E se anticipo quella di domani, mi illudo di poter governare ciò che accadrà.
Ma così facendo, ci perdiamo l’unico momento reale: il presente.
Questo desiderio di controllo nasce spesso da una ferita, da un bisogno di sicurezza, da esperienze in cui ci siamo sentiti vulnerabili.
È una dinamica profondamente umana. Non sei sbagliata se ti ci ritrovi. Anzi, è un segno che c’è qualcosa dentro di te che desidera essere visto, accolto, abbracciato.
Riconoscere le dinamiche del controllo non è immediato. Ma è un atto d’amore. È come accendere una piccola luce nelle stanze buie dell’anima. E quella luce inizia a illuminare ogni cosa: le tue emozioni, le tue scelte, le tue relazioni.
Quando impari a lasciare andare il controllo con amore, qualcosa dentro di te si scioglie. La vita non ti sembra più un nemico da tenere sotto sorveglianza, ma un alleato da ascoltare. E in quel momento, anche le cose più semplici – una tazza di tè, una passeggiata, un respiro – diventano momenti di silenzio sacro.
Il silenzio interiore non è vuoto, è pienezza. È la voce dell’anima che finalmente si fa sentire. È uno spazio fertile in cui germogliano nuove consapevolezze. È il terreno dove puoi imparare a fiorire, a prescindere da cosa accade fuori.
Per coltivare questo silenzio:
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Dedica ogni giorno un momento per ascoltare il tuo respiro.
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Stacca il rumore esterno, anche solo per cinque minuti.
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Scrivi ciò che senti, senza giudizio.
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Riconosci ogni pensiero che arriva, ma poi lascialo andare.
Nel tempo, inizierai a sentire che c’è qualcosa oltre il pensiero. Un luogo in cui puoi tornare ogni volta che vuoi. Un luogo che ti appartiene.
Ed è lì, nel silenzio che accoglie e non giudica, che puoi finalmente abbracciare te stessa e lasciare andare tutto ciò che non ti serve più.

Se senti che nella tua vita c’è troppo rumore, troppe voci che parlano tutte insieme, dentro e fuori di te… sappi che non sei sola. Esiste un altro modo di vivere, più calmo, più presente, più vero.
Se desideri ritrovare il tuo centro, portare luce nel caos, ritornare al tuo silenzio interiore… ho creato uno spazio di ascolto solo per te.
Dalla sezione Mentoring del sito puoi prenotare una chiamata gratuita: sarà un momento per conoscerci, per comprendere dove ti trovi e come posso accompagnarti a ritrovare quella quiete che meriti.
Perché il silenzio non è assenza… è presenza. È l’inizio del vero ascolto.
Ti aspetto con il cuore.
Con amore e luce, Felice